Quando si parla di alimentazione e sport, molto spesso ci preoccupiamo dell'energia necessaria alla performance fisica, dimenticandoci che anche il cervello e tutte le cellule nervose richiedono un elevato apporto energetico per tutte le loro attività, tra cui la velocità di reazione e l'attenzione.
Esistono evidenze scientifiche secondo le quali i carboidrati a basso indice glicemico inducono un miglioramento anche nella capacità di mantenere un'attenzione focalizzata per un tempo più lungo.
Numerose sono le discipline per le quali la capacità di mantenere i nervi saldi è un valore aggiunto decisivo, motivo per cui sono state fatte molteplici ricerche orientate ad individuare quali fonti di energia risultino più utili ad aumentare la lucidità mentale.
Importanti ricerche in questa direzione sono state condotte all'Università di Siena: l'ipotesi di partenza era che la rapida riduzione dei livelli di glucosio nel sangue alterasse in maniera marcata la prestazione, soprattutto quando sono richiesti livelli elevati di attenzione.
Sono state effettuate due prove parallele, una in laboratorio e una sul campo gara.
Nella prima, sono stati somministrati a digiuno a dieci soggetti sani saccarosio, fruttosio e placebo, in tre momenti diversi. Dopo 30, 60 e 120 minuti sono stati eseguiti “test di attenzione”, mentre ogni 30 minuti sono stati effettuati test ematici mirati alla misurazione della glicemia. Le due misurazioni (tempo necessario a portare a termine il test, con relativo numero di errori, e valori ematici) sono stati incrociati, e si è visto come la qualità delle risposte del test sia stata molto più elevata dopo l'assunzione di fruttosio rispetto a quella di saccarosio.La seconda prova è stata effettuata direttamente sul campo di gara, su un campione di 18 judoka di due livelli diversi, soggetti a 4 periodi di allenamenti.
Al termine di ciascuno di questi sono state fatte valutazioni sui tempi di reazione e sulla perizia tecnica dopo l'assunzione di un pari quantitativo di saccarosio o fruttosio o placebo. I risultati raccolti evidenziano come la diminuzione di glucosio ematico nell'ultima parte della seduta di allenamento sia meno marcata dopo l'assunzione di fruttosio, così come il fatto che l'assunzione di fruttosio determini tempi di reazione migliori rispetti a quelli misurati a seguito dell'assunzione di saccarosio.
Questa ricerca, pertanto, conferma come i carboidrati a basso indice glicemico (quali il fruttosio) non solo determinino un rallentamento nella caduta dei livelli ematici di glucosio, ma permettano anche di mantenere un livello elevato di attenzione per un tempo significativamente più lungo.