Posto che in un'alimentazione equilibrata e bilanciata per lo sportivo possa e debba trovare spazio ogni alimento (se inserito nella giusta quantità e nel momento migliore), i cibi fritti non rappresentano certo la forma più leggera e digeribile possibile per l'alimentazione dello sportivo!
Non è tuttavia esatto dire che le fritture siano le preparazioni più grasse in assoluto e che debbano essere proibite dalla Scienza dell'Alimentazione. Un recente studio dell'Università di Madrid ha evidenziato che paragonando la tecnica di frittura con quella della brasatura e della lenta consumazione (stufato), ha evidenziato che la quantità di grassi trattenuti dai fritti può essere inferiore a quella delle altre due metodiche. Oltre a ciò il medesimo studio ha dimostrato che il danno termico sulla Vitamina C e sulle proteine è molto minore proprio nei fritti.
E' fondamentale, però, che la tecnica di frittura sia condotta perfettamente, utilizzando olio d'oliva fresco a temperature intorno ai 170°C e lasciando riposare il fritto su carta assorbente, subito dopo la cottura. Rev Esp Fisiol. 1987 Mar;43(1):51-6.