Gli studi legati all'insorgenza di arteriosclerosi e di problemi cardiaci in soggetti che assumono eccessive quantità di carni, hanno fatto sì che negli ultimi anni ci fosse una sorta di "crociata mediatica" verso le carni di origine bovina. Il contenuto di colesterolo e di grassi saturi presenti nelle carni rosse ha orientato le scelte della comunità scientifica a favore delle cosiddette "carni alternative" tra cui il pollo, il tacchino, il coniglio. E' indubbio che queste ultime hanno un minor contenuto di grassi saturi e di colesterolo, ma metterle addirittura in contrapposizione con altri alimenti parlando di "carni buone" e "carni cattive" è assolutamente sbagliato! In una dieta bilanciata occorre equilibrio e varietà: anche tra le carni non è bene adottarne solo una qualità, ma variare la loro tipologia frequentemente.