Resistenza, forza, velocità...il tennista non può trascurare nulla, dal punto di vista atletico, se vuole essere competitivo, ma deve avere anche grande consapevolezza del proprio talento, nonché una grande forza mentale.
Con queste premesse, nulla può essere improvvisato nell'alimentazione, nella preparazione atletica e in quellamentale. Ogni partita è a se, non ha una durata definita, può subire inattese interruzioni, sono possibili costanti cambi di punteggio e, molto importante, improvvisi cali della capacità performante: il tennista è solo in campo, e da solo deve gestire tutte queste variabili.
E' pertanto importante, in fase di preparazione, creare condizioni il più possibile simili alla gara.
Una preparazione con molte sfaccettature
La preparazione del tennista deve prevedere l'alternanza tra momenti di allenamento della resistenza, della forza e della velocità, così come non devono mancare esercitazioni, anche a circuito, che possano riprodurre i cambi di ritmo frequenti, le accelerazioni e le frenate, ovvero i movimenti tipici di questo sport.
Il campo da gioco su cui deve agire il tennista è molto ristretto, motivo per cui le esercitazioni su esplosività ed accelerazione devono essere pianificate su distanze tra i 5 e i 15 metri. Gli sprint con cambi di direzione frequenti e la corsa rapida sono gli esercizi utili a questo scopo.
La corsa in salita su brevi distanze, gli sprint con zavorre e la corsa coi traini ci permettono di focalizzarci sulla forza veloce, mentre la corsa in discesa e gli scatti con elastici sono propedeutici ad un allenamento specifico della velocità.
L'allenamento mentale
Nella storia del tennis molti campioni hanno mostrato in modo evidente come la padronanza delle proprie emozioni sia una componente fondamentale per chi pratica uno sport “mentale” come questo. Atleti con poco talento, ma vincenti grazie ad una incredibile freddezza, oppure talenti cristallini bloccati dal “braccino”, ovvero la paura di colpire la pallina con la necessaria energia ed attenzione, causata dalla paura di perdere o, addirittura, da quella di vincere.
Ma è possibile allenare la concentrazione? E' possibile allenarsi ad avere coraggio e, perché no, ad essere vincenti? Molti atleti professionisti, nel tennis e non solo, si affidano a psicologi esperti affinché questi li allenino a migliorare la capacità di restare concentrati e di gestire le emozioni (tra cui la stessa paura di vincere!). Ma oltre a questo, è possibile allenare anche sul campo il controllo dell'attenzione, concentrandosi in modo particolare sull'esecuzione dei colpi. Possiamo anche misurare, con semplici espedienti, per quanto tempo siamo capaci di mantenere l'attenzione sul gioco!
Poiché la stanchezza – come è noto – induce a perdere la concentrazione, é necessario partire comunque dalla cura dell'allenamento atletico, dell'alimentazione in generale e dell'integrazione durante il match.
L'integrazione del tennista
Reidratazione, energia, recupero. Questi sono i tre elementi su cui lavorare se vogliamo ottimizzare la nostra alimentazione con una corretta integrazione. Molto spesso il tennis viene praticato nelle ore più calde della giornata, per cui l'organismo si sottopone ad un forte stress, che aumenta quando non ci si cura di bere con grande regolarità un quantitativo sufficiente di liquidi.
Premesso che è sempre fondamentale arrivare ben idratati al nostro match o al nostro allenamento, è buona abitudine per il tennista bere a piccoli sorsi, ma con elevata frequenza, bevande idrosaline ed energetiche, purché ipotoniche. Performance Sete®, la proposta EthicSport per questa esigenza, è appositamente studiato per apportare tutti i minerali necessari al mantenimento delle corrette funzionalità fisiologiche, prima fra tutte la contrattilità muscolare. Quando, infatti, l'eccessiva sudorazione determina una significativa perdita di minerali preziosi, si va incontro alla comparsa di crampi, che possono essere prevenuti assicurandosi una corretta reidratazione.
La presenza di un quantitativo adeguato di carboidrati (maltodestrine, destrosio e fruttosio) assicura anche un costante rifornimento energetico, pur garantendo un'assimilazione rapida ed efficace grazie all'osmolarità adeguatamente bassa.Per evitare che durante il match si venga sorpresi dalla fame e, di conseguenza da crisi energetiche, é buona abitudine avere sempre disponibili alimenti tecnici, studiati appositamente per le esigenze degli sportivi.
SportFruit® é una gelatina di frutta arricchita con minerali, estremamente gustosa ma anche pratica per evitare l'insorgenza della fame e per assicurare energia in modo rapido e digeribile.
Quando invece sentiamo che l'affaticamento sta prendendo il sopravvento, possiamo ricorrere a miscele di carboidrati liquidi quali Energia Rapida+® , un integratore energetico ipertonico, con carboidrati sequenziali, alanina, taurina, caffeina e ginseng. La presenza di carboidrati, infatti, contrasta il calo ipoglicemico e fornisce energia immediata e duratura, mentre la caffeina e il ginseng agiscono come stimolanti naturali, favorendo la concentrazione e la lucidità.
Il terzo momento da non trascurare è la cura del recupero. Quando i match sono disputati a distanza ravvicinata o quando ci si sottopone ad allenamenti intensi e con elevata frequenza, è fondamentale assicurare al proprio organismo tutti i nutrienti destinati alla ricostruzione della muscolatura “consumata” durante lo sforzo, oltre a rifornire tutti quei micronutrienti utili a ridare equilibrio ai processi fisiologici. La formulazione di Recupero® nasce proprio con la finalità di rispondere a tutte queste importantissime esigenze: un buon recupero permette infatti di allenarsi sempre nelle migliori condizioni, e di far progredire, nel tempo, la propria performance atletica.