Il calcio è lo sport più popolare e praticato in italia. E’ una disciplina sportiva di antichissime e incerte origini. Già nella cultura maya era presente una competizione in cui si usavano anche i piedi per centrare un obiettivo; anche tra i romani era praticato un gioco il cui scopo era far rotolare una palla al di là di una linea (assimilabile a quella di meta nel rugby). La tenzone, comunque, più simile al nostro calcio giocato ha i suoi natali nel medioevo con il cosiddetto “Calcio Fiorentino” (tuttora giocato in occasione del carnevale nel capoluogo toscano), il quale godette di tanta popolarità da generare una sua critica storica: proprio come ai giorni nostri, si pubblicarono diversi trattati tattico-strategici contenenti schemi, moduli e tattiche di gara per sconfiggere l’avversario.
Il calcio è giocato su un campo rettangolare di circa 60 x 100m (le dimensioni sono, entro un certo limite, variabili) con due porte di 7,32 x 2,44m, ognuna al centro del lato corto del campo, da due squadre di undici elementi ciascuna con un pallone di forma sferica, circonferenza tra i 68 e i 70 cm e peso di 410-450g.
Scopo del gioco è spingere il pallone all’interno della porta difesa dalla squadra avversaria (goal); la compagine che avrà realizzato più goals durante l’incontro (che ha un tempo di gioco di 90 minuti, salvo recuperi decisi dall’arbitro, divisi in due frazioni da 45’) si aggiudicherà la vittoria.
Vi è un ranking mondiale delle nazionali di calcio stilato sulla base delle competizioni ufficiali della FIFA e dei campionati mondiali che si disputano ogni quattro anni. Prima dei mondiali del 2010 la nazionale italiana occupava il primo posto di questo ranking, dopo i Campionati di Sud Africa 2010 la Spagna guida la classifica delle nazionali.
Nel calcio i ruoli fondamentali sono 4:
- il portiere, estremo difensore della porta, a cui è richiesta grande reattività muscolare, agilità e buona sensazione del terreno, visto che spesso gli è richiesto l’intervento in extremis in tuffo;
- il difensore a cui è richiesta prestanza fisica, buona potenza e forza resistente;
- il centrocampista ,che deve avere sia ottima preparazione aerobica che resistenza allo scatto non disgiunte da una grande sensibilità tattica;
- l’attaccante che deve essere predisposto allo scatto, avere grande reattività muscolare, ottima padronanza tecnica del gioco e “senso del goal”.
Anche se, come visto, ad ogni ruolo si adattano caratteristiche fisiche diverse, nel “calcio totale” dei giorni nostri tutti gli undici che scendono in campo (escludendo, al più, il portiere) devono necessariamente avere potenza, forza resistente, scatto e buone capacità tattiche per interpretare al meglio il modulo richiesto dall’allenatore. Ciò implica che gli allenamenti per questo sport prevedano periodi di carico atletico (prima dell’inizio della stagione e un piccolo richiamo durante la pausa del campionato) in cui si effettua potenziamento fisico, sessioni di fondo medio, scatti e ripetute alternate ad allenamenti tecnico-tattici, imprescindibili per l’affinamento del gioco di squadra.
Un’alimentazione varia e ben bilanciata a seconda dei momenti della stagione agonistica è alla base dell’integrità fisica e della longevità atletica di un calciatore; una oculata supplementazione di
creatina e amminoacidi
a catena ramificata mantengono il muscolo in salute e preparato per gli scatti frequenti delle situazioni di gioco moderne.