Discipline come il beach volley e il beach soccer sono ormai all'ordine del giorno per chi frequenta le spiagge. Da veri e propri “passatempo”, figli minori di pallavolo e calcio, si sono ormai conquistati il ruolo di disciplina olimpica, divenendo sempre più praticati da appassionati che, in molti casi, sottovalutano l'impegno fisico che questi sport comportano.
In queste discipline, spesso praticate sotto il sole e ad alte temperature, il consumo di acqua e di minerali è molto elevato, motivo per cui è necessario aumentarne l'assunzione assicurandosi di bere molto e di utilizzare apposite bevande idrosaline.
Queste discipline si sono dimostrate estremamente impegnative anche dal punto di vista energetico e dell'impegno muscolare.
Valutazioni dello sforzo fisico di atleti professionisti di beach soccer hanno mostrato come la frequenza cardiaca fosse, mediamente, all'89% di quella massima, con punte di poco più basse di quella massima.
Anche i valori di acido lattico ematico si sono rilevati particolarmente elevati, raggiungendo in alcuni atleti livelli di 15 millimoli/litro, un valore molto raro nei giocatori di calcio a 11.
Queste valutazioni non possono essere trascurate da tutti quei “praticanti estivi” – soprattutto se non più giovanissimi e privi o quasi di allenamento – che durante le vacanze al mare si dedicano a queste discipline.