L'utilità nutrizionale del vino è spesso “confusa” sia per il suo “interesse gastronomico” (chi non gradisce un bel bicchiere di vino, soprattutto in compagnia?) sia per modi di dire e leggende metropolitane che ne confondo i benefici e gli effetti collaterali.
Il vino contiene un significativo contenuto calorico, fornito però dall'alcol, il cui valore energetico è pari a 7 kcal per grammo, oltre a diversi elementi quali minerali e antiossidanti.
Quando lo sportivo consuma vino
Premesso che il vino non è un alimento necessario alla dieta, anche lo sportivo può permettersi di consumarne in quantità moderate (sicuramente inferiori rispetto a chi non pratica sport), ma deve evitarne tassativamente il consumo in prossimità dell'attività sportiva. In particolare, quando l'attività è pomeridiana, è opportuno non assumerne a pranzo, quando invece è la mattina, è consigliabile non consumare vino la cena precedente ma solo nel pranzo successivo.
Quando il vino fa bene
Se viene assunto in quantità moderate, il vino, oltre a favorire la digestione, può avere efficacia nel ridurre il rischio di malattie cardio-vascolari oltre a contrastare i disturbi indotti dall'aterosclerosi grazie all'aumento dell'HDL o colesterolo buono. E' anche efficace nel ridurre lo stress e nel fornire elementi utili ad aumentare le difese contro lo stress ossidativo.
Quanto vino fa bene
Come primo elemento va ricordato che i meccanismi fisiologici di gestione e smaltimento dell'alcol variano molto da soggetto a soggetto, perché dipendono direttamente dalla capacità del fegato di produrre l'enzima alcol deidrogenasi. Indicativamente, però, possiamo dire che mediamente l'assunzione massima di vino con contenuto alcolico intorno al 10% non deve superare, in un adulto di sesso maschile, i 400/500 ml al giorno, ed i 300 ml in una donna. In entrambi i casi è opportuno che questo quantitativo sia suddiviso tra i pasti principali.