Per avere successo nella maratona, la genetica e l'allenamento sono due componenti decisive. E' infatti provato che gli atleti di livello internazionale sono spesso africani e hanno una minore esigenza di assumere carboidrati durante la maratona. Questa evidenza scientifica risponde a tutti quegli appassionati che, quando vengono portati sul tema “integrazione prima-durante-dopo l'esercizio fisico”, rispondono con la classica frase “ma io non sono professionista”.
Sono infatti proprio loro che devono curare con maggiore attenzione l'integrazione, se desiderano evitare la classica crisi del maratoneta del 30° chilometro. Una volta svuotati i “serbatoi energetici”, ovvero gli accumuli di glicogeno, è difficile ritornare a buone capacità performanti, per cui la famosa crisi energetica può solo essere evitata. La domanda quindi é “come evitare la crisi”?