La corsa è uno sport per tutti?
Probabilmente si, fino a quando non inizia la competizione con altri o verso se stessi. A quel punto, quando si inizia a tenere un occhio sul cronometro, quando cresce il desiderio di migliorarsi, è facile commettere errori.
Ecco quelli più diffusi:
1. Non alzare la propria asticella
Accade spesso che i runner, pur macinando chilometri, fatichino a migliorare il proprio passo. Questo accade quando gli allenamenti vengono ripetuti senza un reale obiettivo di performance.
Finché si corre con il solo scopo di tenersi in forma è sufficiente, ma se si vogliono migliorare velocità e resistenza, occorre alzare la propria asticella ed uscire dalla propria zona di “comfort” alla ricerca di nuovi stimoli di allenamento, proprio per ottimizzare il processo di recupero ed adattamento. È solo qui che si può trovare una reale possibilità di miglioramento.
Se si corre sempre allo stesso ritmo si otterranno sempre gli stessi risultati!
Cosa fare quindi? Un suggerimento utile è di alternare agli allenamenti di fondo medio o lento, ad esempio con interval traininig, fartlek o corse in collina.
2. Allenarsi sempre al massimo
Un buon approccio, ma non sempre corretto.
Quando ci si dà un obiettivo importante, come correre una maratona, è normale aumentare la frequenza degli allenamenti, ma non dobbiamo dimenticare che quando corriamo non sollecitiamo esclusivamente i muscoli. Anche le articolazioni sono soggette ad un significativo stress ed è opportuno adattarle progressivamente a carichi di allenamento crescenti, per evitare infiammazioni e dolori che possono compromettere la preparazione.
3. Sbagliare i carichi di allenamento a poche settimane dalla gara
Molti runner inesperti tendono ad allenarsi a dismisura a poche settimane dalla gar,a quando in realtà è proprio la fase di scarico quella che dovrebbe essere curata in questo periodo.
Un corretta fase di “tapering” dovrebbe prevedere una riduzione progressiva del volume della corsa del 30-50% a seconda dei km percorsi, del livello di preparazione e dell’esperienza, accompagnata da qualche allenamento intenso per dare alla muscolatura una stimolazione adeguata allo sforzo che dovrà affrontare in gara.
4. Rinunciare al riscaldamento
Anche per questioni di tempo, molto spesso si tende a non dare la giusta importanza ai benefici di un adeguato riscaldamento. È proprio la cura di questa fase, invece, che riduce il rischio di infortuni e di danni muscolari, oltre a permettere una corsa più fluida ed efficace.
5. Evitare il cross training
La corsa è una pratica sportiva che non allena adeguatamente tutte le fasce muscolari e non a caso molte lesioni sono il risultato di un insufficiente sviluppo della muscolatura addominale e di quella dorsale. L’efficienza della corsa aumenta quando gli addominali sono più sviluppati, e anche il rischio di lesioni si riduce significativamente.
Evitati questi 5 errori ricorrenti sarà più facile godersi la gara e superare se stessi, giorno dopo giorno!